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ACUSTICA EDILIZIA

In acustica le normative principali sono essenzialmente due, la L. 447/1995 ed il DPCM 5/12/97 da li praticamente sono rimaste invariate a parte qualche aggiornamento normativo in qua e la.

La Legge 447/1995, legge quadro sull’inquinamento acustico, definisce i principi fondamentali in materia di tutela dell’ambiente esterno e dell’ambiente abitativo dall’inquinamento acustico. Non indica in sostanza limiti da rispettare ma definisce “chi deve fare cosa”. Nella legge vengono analizzate tutte le tematiche riguardanti il rumore, i soggetti volti ad analizzarle e le competenze di Stato, Regioni, Province e Comuni. All’art. 8 viene riportato l’obbligo di redigere valutazioni di impatto acustico e di clima acustico per determinate tipologie di opere.

Il DPCM 5/12/97 è il documento di riferimento nella normativa italiana per l’acustica in edilizia e definisce le prestazioni che devono possedere gli edifici in merito a:

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– Isolamento dai rumori aerei tra differenti unità immobiliari
– Isolamento dai rumori esterni
– Isolamento dai rumori da calpestio
– Isolamento dai rumori di impianti a funzionamento continuo e discontinuo
– Tempo di riverbero (per aule e palestre delle scuole)

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Le prestazioni devono risultare verificate in opera, ad edificio ultimato.

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REQUISITI ACUSTICI PASSIVI

Per ambiente abitativo si intende ogni ambiente interno ad un edificio destinato alla permanenza di persone o di comunità ed utilizzato per le diverse attività umane,
fatta eccezione per gli ambienti destinati ad attività produttive per i quali resta ferma la disciplina di cui al D. Lgs. n. 277/1991. Gli ambienti abitativi sono classificati in dodici categorie:


       A - Edifici adibiti a residenza o assimilabili
       - Edifici adibiti ad uffici e assimilabili
       C - Edifici adibiti ad alberghi, pensioni ed attività assimilabili
       - Edifici adibiti ad ospedali, cliniche, case di cura e assimilabili
       E - Edifici adibiti ad attività scolastiche a tutti i livelli e assimilabili
       - Edifici adibiti ad attività ricreative o di culto o assimilabili
       - Edifici adibiti ad attività commerciali o assimilabili

Nella progettazione e realizzazione di ambienti abitativi con interventi di:

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  • nuova costruzione compresi gli ampliamenti;

  • ristrutturazione edilizia limitatamente ai casi di demolizione e ricostruzione, ed ai casi di ristrutturazione globale;

  • risanamento conservativo con contestuale cambio di destinazione d’uso

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devono essere preventivamente valutate le caratteristiche dei materiali utilizzati in modo da avere una adeguata protezione acustica degli ambienti dal rumore di calpestio, dal rumore prodotto da impianti o apparecchi installati nell’immobile, dai rumori provenienti da sorgenti esterne al fabbricato, dai rumori o dai suoni aerei provenienti da alloggi o unità immobiliari contigui e da locali o spazi destinati a servizi comuni. In ogni caso, in funzione della classificazione degli ambienti abitativi, dovranno essere rispettati i parametri di cui alla tabella B dell’allegato A del D.P.C.M. 5.12.1997 (dove, nel testo, si danno apparentemente indicazioni diverse, la tabella, più specifica e dettagliata, prevale), nel caso di partizioni tra unità con diversa classificazione si adotta il requisito più severo tra i due indicati nella tabella..

Alla richiesta di permesso di costruire o alla denuncia di inizio attività di cui alla Legge regionale 1/2005, inoltrate per la realizzazione di un intervento edilizio ricadente in una delle tipologie sopra elencate, deve essere allegata una dichiarazione a garanzia del rispetto dei requisiti acustici passivi, resa con le modalità previste dal D.P.R. 445 del 28/12/2000 (Dichiarazione sostituiva dell’atto di notorietà). Preliminarmente al rilascio del permesso di costruire dovrà essere prodotta una relazione tecnica che valuti, sulla base delle caratteristiche progettuali dell’opera presentata, i parametri di cui alla tabella B dell’allegato A del D.P.C.M. 5.12.1997, confrontandoli con i valori limite fissati dalla tabella stessa.​ 

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CLIMA ACUSTICO

Per clima acustico si intendono le condizioni sonore esistenti in una determinata porzione di territorio, derivanti dall’insieme di tutte le sorgenti sonore naturali e antropiche.

In parole semplici il clima acustico è una sorta di mappa del rumore: in ogni punto dello spazio è percepibile un livello di rumore complessivo che deriva dalle sorgenti di emissione presenti tutte intorno. L’insieme dei valori di rumore di ogni punto fornisce il clima acustico di un’area.

La valutazione preliminare del clima acustico consiste nel valutare la compatibilità dell’insediamento in progetto con i limiti imposti per le classi di zonizzazione del territorio e nello stimare le modifiche, apportate al clima acustico della zona, dal nuovo edificio (schermature, aumento del flusso di traffico, ecc.).

E' fatto obbligo di produrre una valutazione previsionale del clima acustico delle aree interessate alla realizzazione delle seguenti tipologie di insediamenti:

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  • scuole e asili nido

  • ospedali

  • case di cura e di riposo

  • parchi pubblici urbani ed extraurbani

  • nuovi insediamenti residenziali prossimi alle opere di cui al comma 2 art. 8 L. 447/95

 

La legge 447/95 ha stabilito inoltre che la valutazione del clima acustico debba essere predisposta anche per tutti i nuovi insediamenti residenziali prossimi alle seguenti opere:

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  • aeroporti avio superfici, eliporti;

  • autostrade, strade extraurbane principali, strade extraurbane secondarie, strade urbane di scorrimento, strade urbane di quartiere, strade locali;

  • discoteche;

  • circoli privati e pubblici esercizi ove sono installati macchinari o impianti rumorosi;

  • impianti sportivi e ricreativi;

  • ferrovie ed altri sistemi di trasporto collettivo su rotaia.

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IMPATTO ACUSTICO

La valutazione di impatto acustico ambientale è un tipo di consulenza che viene richiesta dal Comune all’interno del quale si desidera installare un insediamento produttivo o infrastruttura. Grazie alla valutazione di impatto acustico è possibile determinare se l’opera in questione rispetta i limiti di emissione ed immissione sonora dell’area prescelta, e delle zone ad essa adiacenti. Tali limiti, precedentemente determinati dalla zonizzazione acustica comunale del territorio, sono indicati dalla classe acustica di appartenenza.

Grazie alla valutazione di impatto acustico ambientale, è possibile attuare e verificare efficacemente i contenuti della pianificazione territoriale. Come si è visto, la valutazione di impatto acustico consiste nella previsione degli effetti ambientali che scaturiranno, dal punto di vista dell'inquinamento acustico, dalla realizzazione di interventi di diversa natura sul territorio. 

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